Le Agenzie Pubblicitarie mentono.
30 Luglio 2020La censura su Facebook diventa aggressiva
4 Luglio 2021Sento leggere che il 2020 sarà un anno che verrà ricordato molto a lungo, ma forse non sarà così.
Purtroppo la memoria è corta e non sempre si impara davvero qualcosa dai momenti di difficoltà. Un anno che è iniziato con il COVID ed è finito con un Google Core Update sembrerebbe proprio un anno utile per riflettere sul alcuni aspetti importanti, ecco la mia riflessione.
Come titolare di una azienda che si occupa di innovazione digitale ho un osservatorio abbastanza privilegiato rispetto alle reazione che gli imprenditori hanno avuto durante quest’anno.
Tutte le aziende che ho seguito hanno avuto una crescita rispetto ai loro obiettivi, ed a tutte ho fornito gli stessi consigli generali, anche se non tutte li hanno graditi.
I propositi lavorativi per il nuovo anno li rendo pubblici, in modo da essere sicuro che Maya non interessi alle persone sbagliate.
Le VANITY METRICS devono morire.
Instagram ha dato un monito alle aziende nel corso degli ultimi tempi, offuscando selettivamente la visibilità delle reaction da parte degli utenti.
Esistono aziende (so che non si meraviglierà nessuno) che misurano il successo delle strategie di digital marketing contando il numero di like ricevuti. Ormai è come se il fatturato fosse meno importante di dati falsati dalla natura stessa dei social.
Fortunatamente esistono aziende che invece hanno chiaro il concetto che
“molti clienti contenti = molto engagement“
e non
“molto engagement = molti clienti”.
Quest’anno non stipuleremo contratti con aziende che non valuteranno il nostro lavoro in base ai benefici misurati sul loro fatturato.
Google non è uno spacciatore di link
La mission di Google è “organizzare le informazioni a livello mondiale e renderle universalmente accessibili e utili”, e non “restituire il link del tuo sito quando qualcuno cerca un tuo prodotto”.
Google non ha mai nascosto la sua mission.
Più confezioniamo informazioni secondo i principi di Google (dati strutturati, rich snippet, AMP ed affini) e più doniamo i nostri contenuti ad un sito che li fornisce agli utenti, senza più bisogno di visitare il nostro sito.
Iniziamo a considerare il fatto che quando Google avrà la capacità di rispondere agli utenti senza bisogno di rimandarli a siti esterni, il traffico organico dei motori di ricerca non potrà più essere la nostra fonte di guadagno principale.
Sapremmo ottimizzare i siti per far diventare verdi tutti semafori dei tools che verificano l’ottimizzazione per i motori di ricerca, ma non consideriamo quei semafori più importanti dei risultati conseguiti in termine di posizionamento.
Questo significa che offriamo strategie SEM e SEO con obiettivi di conversione e non con obiettivi di traffico.
Siate influencer di voi stessi
Rivolgersi al mondo delle influencer è un metodo rapido per dare visibilità e credibilità al vostro brand. Ad un certo punto del cammino il vostro brand dovrebbe avere una suo credibilità autonoma, il proprio carisma e propri contenuti. Risparmiare nella produzione di contenuti per poi pagare delle influencer che citano l’azienda in storie che durano 24 ore è una operazione da considerare meglio nel corso del 2021.
Nel 2021 uniremo il nostro servizio di digital strategy al servizio di content production, poichè abbiamo imparato che non è possibile separare l’uno dall’altro.
Costruire un brand significa creare contenuti che non siano solo esteticamente di qualità, ma anche che abbiano una strategia di contenuto adatta a non dover dipendere da una ragazzina in webcam che ci chiede 200 euro per essere citati durante un suo video.
L’altra novità del 2021 sarà il lancio del nostro nuovo servizio di valutazione delle influencer Instagram. Sarà possibile fornire ai nostri clienti informazioni dettagliate sul vero valore dei follower delle influencer, prima di avviare una campagna influencer.
Che il 2021 porti a tutti voi tanto traffico qualificato sui vostri siti, tanti follower reali su Instagram e tanti like di clienti contenti sulle vostre pagine Facebook.
Piero Disogra, CEO Maya Labs